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Irrigazione a goccia #expo2015

Anche in un territorio arido può nascere un'agricoltura sostenibile e di qualità. Lo dimostra Israele che proprio per Expo porta in Italia la propria esperienza nella tecnica di irrigazione a goccia e ha realizzato il suo padiglione in funzione appunto di questa tecnica. La "coltivazione a goccia" è stata spiegata al Parco Tecnologico Science Parka di Lodi per l'inaugurazione di 'Demo field', il parco dimostrativo delle tecniche di agricoltura sostenibile che anticipa nei fatti l'agricoltura del futuro. Quella dell'irrigazione a goccia "è una tecnica esportabile in tutto il mondo, basta adattarla al territorio" ha spiegato a Lodi il commissario del padiglione israeliano di Expo, Elazar Cohen. "Il pianeta soffre di scarsità d'acqua ed è necessario sviluppare nuove tecniche che danno alle coltivazioni l'acqua di cui necessitano, senza sprechi. L'acqua deve essere vista come bene economico e non solo naturale". Nel mondo la tecnica dell'irrigazione a goccia si utilizza nel 3% delle aree irrigate. In Italia si arriva al 20%, ma in certe colture come frutta e pomo

dori si sale anche all'80 per cento. "Scopo dell'agricoltura italiana deve essere quello di introdurre questa tecnica nelle coltivazioni in cui c'è più spreco di acqua, come quelle dei cereali", ha detto il presidente di Innovagri, Mario Vigo.

Con l'irrigazione a goccia che sfrutta la pendenza naturale, l'acqua viene distribuita per gravità, dopo averla attinta da una pompa idraulica solare. Il risparmio di acqua arriva fino al 40 per cento. "A mezz'ora di distanza da Expo offriamo una dimostrazione concreta di come si possa produrre cibo sano e sufficiente con un'agricoltura sostenibile" ha dichiarato Gianluca Carenzo, Direttore Generale del PTP - Science Park di Lodi.

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